È in arrivo il primo trattamento chemio free in pazienti con leucemia linfatica cronica, la più diffusa forma di leucemia, spesso indolente, che colpisce soprattutto gli anziani. La molecola, inibitore orale selettivo primo nella classe della Bruton Tirosin Kinasi (BTK), è già approvata in Europa da un paio di anni. I dati a lungo termine dello studio registrativo di fase III RESONATE-2 sono stati presentati in occasione del congresso della European Hematology Association (EHA) e dimostrano che il farmaco, Ibrutinib, a un follow-up mediano di 4 anni, riduce dell’87% il rischio di progressione della malattia o di morte.
La leucemia linfatica cronica (llc):
di che si tratta
è una neoplasia ematologica dovuta a un accumulo di linfociti nel sangue, nel midollo osseo e negli organi linfatici (linfonodi e milza). L’età media alla diagnosi è di 65anni e colpisce ogni anno 3mila italiani, con un’incidenza di 5-6 pazienti ogni 10mila abitanti. Ciascun paziente viene trattato a seconda della forma di malattia, che può restare indolente anche per molti anni. In questo senso, diagnosi non significa automaticamente terapia.