Il primo paziente è stato trattato ad agosto a Milano.
Lo studio vuole verificare l’efficacia delle cellule T modificate nei casi di malattia più grave.
Si apre in Italia un nuovo studio che vuole dimostrare l’efficacia della terapia a base di linfociti T modificati: questa volta a essere nel mirino dei CAR-T è il linfoma follicolare. Dopo la leucemia linfoblastica acuta e il linfoma diffuso a grandi cellule B, malattie per le quali la tecnologia che modifica le cellule del sistema immunitario rendendole capaci di annientare quelle cancerose ha già dimostrato di essere efficace, potrebbe quindi essere il turno del linfoma follicolare. In parte dipenderà anche dai risultati dello studio ELARA, condotto in diversi centri in tutto il mondo, che vuole determinare l’efficacia e la sicurezza d’impiego di tisagenlecleucel, una dei due CAR-T approvati finora, in pazienti adulti che sono stati già in cura con almeno due linee di tratta-mento e in cui la malattia purtroppo non riesce a essere controllata.