Il trapianto di midollo osseo è una delle più grandi conquiste della medicina moderna perché, ad oggi, è l’unica cura efficace per contrastare le emopatie maligne (quali leucemia acute o croniche, linfomi e mielomi) o ereditarie (talassemie) che danneggiano il midollo osseo al punto da renderlo incapace di produrre cellule del sangue funzionanti. Assistiamo a risultati davvero ottimi: a 5 anni dal trapianto il 93% dei pazienti si presenta in buona salute e l’89% è tornato a scuola/lavoro. Superati i 5 anni di sopravvivenza, il tasso di mortalità a 10 anni è dell’8%, arriva al 14% solo dopo i 15 anni. Cos’è il midollo osseo? Il tessuto osseo è un tessuto connettivo di sostegno. Come altri tessuti connettivi contiene cellule specializzate e una matrice extracellulare organica e inorganica. La matrice organica è formata da fibre collagene e da una sostanza amorfa ricca di proteoglicani; la matrice inorganica, che costituisce la parte preponderante del peso dell’osso, si compone di fosfato e carbonato di calcio.
Esistono due tipi di tessuto osseo:
-osseo compatto (denso e solido);
-osso spugnoso che forma una rete di lamine e trabecole.
Il tessuto connettivo compatto forma le pareti, quello osseo spugnoso, invece, circonda la cavità midollare, contenente midollo osseo e tessuto connettivo lasso in cui prevalgono gli adipociti (midollo giallo) o una miscela di cellule del sangue rosse e bianche e cellule staminali (midollo rosso). Il midollo osseo è presente nelle ossa piatte: quelle del bacino, dello sterno, del cranio, delle coste, delle vertebre, delle scapole e nelle ossa lunghe come femore e omero.