Associazione contro la leucemia e le altre emopatie maligne per la ricerca clinica e la terapia domiciliare

Primo via libera Ue a una terapia presentata dagli esperti come una possibile svolta contro la leucemia linfatica cronica (Llc), la più frequente nel mondo occidentale con circa 3 mila nuove diagnosi all’anno solo in Italia. L’americana AbbVie annuncia il parere positivo del Chmp dell’Agenzia europea del farmaco per la nuova combinazione di Venclyxto* (venetoclax compresse) e rituximab come trattamento a durata fissa dei pazienti affetti da Llc recidivante/refrattaria che hanno ricevuto almeno una terapia prece-dente. L’ok del Comitato per i medicinali ad uso umano dell’Ema costituisce una raccomandazione scientifica per il rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio da parte della Commissione europea, che emetterà la sua decisione finale valida nei 28 Stati membri dell’Unione europea non-ché in Islanda, Liechtenstein e Norvegia. Il parere positivo del Chmp si basa sui risultati dello studio clinico di fase III “Murano”, che ha va-lutato l’efficacia e la sicurezza di venetoclax in combinazione con rituximab rispetto a bendamu-stina in combinazione con rituximab. Dati che in giugno erano finiti sotto i riflettori a Stoccolma, durante il 23esimo Congresso della Società europea di ematologia Eha “Per la prima volta nella storia della Llc – avevano evidenziato gli specialisti – si prospetta la possibilità di interrompere il trattamento dopo 2 anni, per riprenderlo solo se necessario con ottime probabilità che possa ancora funzionare”. Murano, spiega Robin Foà, direttore del Centro di ematologia del Policlinico Umberto I, università Sapienza di Roma, “ha dimostrato come veneto-clax utilizzato insieme all’immunoterapico rituximab sia significativamente più efficace rispetto al classico schema di chemio-immunoterapia bendamustina più rituximab per pazienti con Llc recidivati o refrattari.