Associazione contro la leucemia e le altre emopatie maligne per la ricerca clinica e la terapia domiciliare

 

Che cos’è il mieloma multiplo?

Il mieloma multiplo (MM) è un tumore derivante dalla trasformazione tumorale delle plasmacellule: si tratta di cellule che derivano dai linfociti B e che hanno il compito di produrre gli anticorpi (immunoglobuline) per combattere le infezioni. Il mieloma si forma a
seguito della moltiplicazione abnorme e incontrollata di una plasmacellula: questa iperattività proliferativa dà origine a una popolazione di cellule tumorali monoclonali, che si accumula nel midollo emopoietico e nelle ossa. Nelle fasi più avanzate, la proliferazione incontrollata delle plasmacellule tumorali inibisce la produzione delle altre cellule del sangue prodotte dal midollo osseo (globuli bianchi,
globuli rossi e piastrine) inducendo un indebolimento delle difese immunitarie, anemia o rischio di emorragie. La localizzazione di plasmacellule maligne nelle ossa causa un importante danno osseo con la comparsa di estese porzioni ossee decalcificate.

Oltre al mieloma multiplo classico, esistono diversi altri tipi di malattie plasmacellulari  che si differenziano per il comportamento delle plasmacellule tumorali:
mieloma micromolecolare: le plasmacellule tumorali non producono un anticorpo completo
mieloma non secernente: le plasmacellule tumorali non producono immunoglobuline
plasmocitoma solitario: le plasmacellule tumorali sono localizzate in un osso (plasmocitoma osseo) o in un tessuto molle del viso o collo (plasmocitoma extramidollare)
leucemia plasmacellulare: le plasmacellule tumorali sono presenti in numero elevato nel sangue.

 

Quali sono le cause del mieloma?

Quali sono le cause del mieloma?
Le cause del mieloma multiplo non sono ancora note, ma la malattia colpisce prevalentemente le persone di età superiore ai 70 anni (38% dei casi) e solo il 2% delle diagnosi si riferisce a persone al di sotto dei 40 anni.

 

Quali sono i sintomi del mieloma?

In genere, il mieloma non dà sintomi, oppure possono essere presenti sintomi generici come stanchezza e mal di schiena. In alcuni casi, però, specie nel mieloma multiplo, possono manifestarsi sintomi soprattutto come conseguenza di un danno di organo. In questo caso, i sintomi vengono definiti da criteri chiamati CRAB, dall’acronimo delle parole inglesi:
C = Calcium (elevated) ovvero ipercalcemia: il mieloma attacca le ossa e distruggendole vengono rilasciate elevate quantità di ioni di calcio nel sangue, inducendo ipercalcemia. Questo può causare una varietà di sintomi, tra cui sete eccessiva, nausea, costipazione, perdita di appetito e confusione.
R = Renal failure ovvero insufficienza renale: la causa più comune di insufficienza renale nel paziente con mieloma è dovuta a elevati livelli di proteine (immunoglobuline) secrete nel sangue dalle cellule tumorali. Trasportate dal sangue ai reni per essere espulse, possono creare danni renali; inoltre, l’aumento della perdita ossea responsabile dell’ipercalcemia, può anche contribuire all’insufficienza renale.
A = Anemia: la causa è la sostituzione del normale midollo osseo da parte delle cellule tumorali infiltranti e dall’inibizione della normale produzione di
globuli rossi; l’anemia può causare spossatezza, debolezza, stanchezza mentale e confusione. Più raramente possono essere presenti anche leucopenia (diminuzione dei globuli bianchi) e trombocitopenia (riduzione delle piastrine), con sintomi quali una minor resistenza alle infezioni e facilità al sanguinamento anche in seguito a piccole ferite.
B = Bone lesions ovvero lesioni e dolore osseo: la maggior parte dei pazienti con mieloma soffre di dolore alla colonna vertebrale e alle costole. Anche le fratture ossee e la compressione del midollo spinale sono comuni: le fratture determinano anche il rilascio di ioni di calcio nel sangue,
favorendo quindi l’ipercalcemia.

 

Diagnosi

La diagnosi di mieloma spesso avviene durante l’esecuzione di esami per altri motivi. In genere, elevati livelli di proteine nelle urine (iperproteinuria) e nel sangue (iperproteinemia)e di gammaglobuline sono indicatori della presenza di un tumore delle plasmacellule.
Gli esami importanti per la diagnosi includono: l’elettroforesi e l’immunofissazione delle proteine del siero, il dosaggio delle cateneleggere libere nel siero.
Oltre agli esami biochimici, per la diagnosi del mieloma è fondamentale la biopsia del midollo osseo che consiste nel prelievo di un frammento di osso aspirato direttamente con un ago lungo e sottile collegato a una siringa (aspirato midollare) che permette l’analisi del midollo in esso contenuto per la ricerca di plasmacellule che vengono usate per eseguire esami genetici essenziali per identificare il
profilo di rischio del paziente.
La diagnosi di mieloma multiplo deve essere completata con la PET total body e la risonanza magnetica per identificare lesioni ossee.

 

Trattamenti

Il trattamento moderno del mieloma multiplo si basa sulla combinazione di diverse modalità terapeutiche che vengono integrate sulla base delle caratteristiche del paziente (età, condizioni fisiche, comorbidità) e delle caratteristiche della malattia (tipo istologico, caratteristiche biologiche, profilo molecolare).

I trattamenti utilizzati comprendono:

  • Chemioterapia: si basa sull’utilizzo di un farmaco o di una combinazione di farmaci somministrati per bocca o per via endovenosa, con l’intento di uccidere le cellule malate.
  •  Farmaci biologici: includono gli inibitori del proteasoma e i farmaci immunomodulanti.
  •  Immunoterapia: esistono tre modalità principali:
    1. anticorpi che si legano in modo selettivo a proteine presenti sulle cellule di linfoma provocandone la morte;
    2. anticorpi che attivano i linfociti T normali a riconoscere e distruggere le cellule di linfoma;
    3. cellule CAR-T: si usano linfociti T del paziente ingegnerizzati a riconoscere ed eliminare le cellule del linfoma.
  •  Radioterapia: viene effettuata in casi specifici, come trattamento esclusivo e curativo nel plasmocitoma o con finalità sintomatica sulle sedi ossee condizionanti dolore o a rischio di fratture patologiche.
  •  Trapianto di cellule staminali: nella terapia del linfoma si utilizza prevalentemente il trapianto autologo.

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